4 donne (due giovani e due “un po” meno) entrano nel reparto di pediatria e…lo trovano vuoto, assolutamente vuoto!

Non ci sono bambini, ci dice l’infermiera, perché domani è Pasqua!
4 donne (due in ascensore e due per le scale) scendono nel reparto di medicina e … dopo aver preso un po’ di tempo e respiro, entrano nelle varie stanze dove sono sdraiate tante storie e le incontrano, con
emozione e un po’ di timore.

Ci sono vite che si stanno spegnendo, altre che vorrebbero ancora essere vissute da “ragazzo da marciapiede”, altre che hanno ancora l’accento del paese di provenienza; c’è la stanza dei prof (uno di cruciverba e l’altro di geologia) e quella del gigante buono e c’è Mauro, il nostro quasi-collega.


4 donne (due emozionate e le altre due pure) risalgono in pediatria e trovano una cucciola persa negli occhi della mamma, una bimba cotta dalla febbre che non vuole altro che dormire e, mentre stanno andando via ormai in borghese, un bimbo che aspetta di farsi visitare.


1 donna (ma penso anche le altre tre) torna a casa, portandosi dietro le emozioni vissute insieme, le opinioni scambiate, gli sguardi condivisi e la sensazione di conoscere un po’ di più quella parte di noi che ci rende clown.


Grazie Pimpi, per essere la mia Pimpi preferita,
Grazie Roby, per i tuoi occhi lucidi e il respiro corto,
Grazie Selene, per il tuo sorriso e lo sguardo sereno e fiducioso dopo
un pomeriggio “pesantemente” coinvolgente.
Tara